Torres, Van Ginkel e Bonaventura: con questi tre colpi il Milan ha chiuso il mercato estivo che era stato fino agli ultimi giorni un po’ deficitario. È bastato vendere Balotelli a Galliani per potersi letteralmente scatenare con gli acquisti, visto che di soldi liquidi nel calciomercato italiano ormai ne circolano veramente pochi. Dopo aver iniziato il ritiro con una rosa incompleta, Filippo Inzaghi si è visto consegnare in extremis un mix di giocatori esperti e giovani che hanno già una discreta esperienza, proprio quello che ci voleva per la rinascita rossonera. Il debutto contro la Lazio è stato in definitiva buono e ora c’è tanta curiosità per vedere all’opera i nuovi innesti, l’attaccante spagnolo su tutti.
Attualmente Inzaghi ha a disposizione ben 28 giocatori, una rosa molto ampia, anche se per certi versi non è sempre un bene avere troppi calciatori durante le sessioni di allenamento. Soprattutto se alcuni di essi non rientrano più nei piani societari. Galliani ha provato fino all’ultimo a piazzarli, ma per una serie di ragioni non vi è riuscito: è il caso, ad esempio, di Zaccardo, vicinissimo al ritorno al Parma nello scambio con Biabiany, ma il difensore non ha trovato l’intesa con i Ducali e tutto è saltato. L’ad rossonero è riuscito a liberarsi dell’ingaggio pesantissimo di Robinho, ma altrettanto non è riuscito a fare con Philippe Mexes, le cui possibilità di scendere in campo sono ridotte al lumicino.
Oneroso anche il contratto di Michael Essien, ex centrocampista di Chelsea e Real Madrid, il cui appeal internazionale è andato irrimediabilmente scemando negli ultimi due anni. A gennaio si cercherà una sistemazione sia per il ghanese, sia per i giovani Albertazzi, Saponara e Niang, che saranno quasi certamente ceduti per poter giocare con maggiore continuità. Albertazzi pareva destinato allo Spezia già ad agosto, poi non se n’è fatto nulla. Da valutare anche la posizione di Michael Agazzi, uno abituato a giocare titolare sempre: le incertezze di inizio ritiro hanno convinto Galliani all’investimento Diego Lopez e ora con l’esperto Abbiati può solo giocarsi il ruolo di estremo difensore di riserva.
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